Battaglia di Tolentino, Vincenzo Milizia. Sono visibili sullo sfondo le formazioni napoletane che si muovono dalle loro posizioni in formazione a quadrato
La battaglia di Tolentino (2-3 maggio 1815) fu l'episodio decisivo della guerra austro-napoletana.
Combattuta dal re di NapoliGioacchino Murat contro gli austriaci guidati dal generale Federico Bianchi allo scopo di difendere il proprio regno dopo la precedente sconfitta di Occhiobello e la conseguente ritirata attraverso Faenza, Forlì e Pesaro, la battaglia vide la definitiva vittoria austriaca, con il conseguente ritorno dei Borbone sul trono napoletano.
Viene considerata talvolta la prima battaglia del Risorgimento italiano.[3]
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^A tal proposito Scardigli 2011, p. 23, afferma che "se si considera il Risorgimento come un percorso inscindibile e monolitico, che conduce la penisola da una congerie di Stati a uno Stato unitario, Murat ne è estraneo; se invece il Risorgimento si vede come la risultante di forze diverse, divergenti e contraddittorie, allora la figura di Murat, più che la sua campagna di guerra, si può ritenere uno dei fondamenti del movimento nazionale. Prova ne è che nel 1860 molti dei Mille, [...] una volta giunti in Calabria si fermarono commossi a Pizzo [la città dove Murat sbarcò dopo l'abdicazione] per ricordare il sovrano napoletano".